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I Tuatha Dé Danann: Gli Dei-Leggendari d’Irlanda

Aggiornamento: 21 feb



I Tuatha Dé Danann sono una delle tribù mitologiche più affascinanti della tradizione celtica irlandese. Considerati una stirpe divina, essi rappresentano un popolo di esseri semi-divini dotati di conoscenze arcane, poteri soprannaturali e un legame profondo con la magia e la natura. La loro storia, narrata nei testi antichi della mitologia irlandese, come il Lebor Gabála Érenn (Il Libro delle Invasioni d’Irlanda), li descrive come conquistatori mistici dell’isola, detentori di grandi tesori e saggi custodi di antichi segreti.


Origine e Significato del Nome


Il nome Tuatha Dé Danann significa “Popolo della Dea Danu” o “Tribù della Dea Danu”. Danu è una figura misteriosa della mitologia celtica, spesso identificata come una dea madre primordiale, connessa con la fertilità, la saggezza e le acque sacre. La sua influenza permea la cultura irlandese e britannica, tanto che il fiume Danubio (uno dei fiumi più importanti d’Europa) potrebbe derivare dal suo nome.


Secondo la leggenda, i Tuatha Dé Danann provenivano da quattro città mistiche: Falias, Gorias, Murias e Findias, dove avevano acquisito una conoscenza senza pari nelle arti magiche e nella scienza. Da queste città portarono in Irlanda quattro potenti tesori:

1. La Pietra del Destino (Lia Fáil) – una pietra magica che gridava quando un vero re la toccava.

2. La Lancia di Lugh – un’arma invincibile che garantiva la vittoria in battaglia.

3. La Spada di Nuada – un’arma che, una volta sguainata, non lasciava scampo ai nemici.

4. Il Calderone di Dagda – un calderone inesauribile, capace di sfamare interi eserciti.


L’Arrivo in Irlanda e la Battaglia contro i Fomori


I Tuatha Dé Danann giunsero in Irlanda avvolti da nebbie magiche, sbarcando sulle coste dell’isola con l’intento di stabilirsi in quella terra fertile e ricca di energie mistiche. Tuttavia, non erano gli unici abitanti dell’isola: dovettero affrontare prima i Fir Bolg, un’altra popolazione mitica, e successivamente i Fomori, creature caotiche e mostruose, considerate la manifestazione della distruzione e del disordine.


La Battaglia di Mag Tuired fu lo scontro decisivo tra i Tuatha Dé Danann e i Fomori. Inizialmente, il loro re Nuada perse il braccio destro in combattimento, e poiché i sovrani dei Tuatha dovevano essere fisicamente integri, fu sostituito dal crudele Bres, che governò con tirannia. Con il tempo, Nuada recuperò il trono grazie a una protesi d’argento forgiata dal medico divino Dian Cécht, fino a che Lugh Lamhfada, una delle divinità più potenti del pantheon celtico, si fece avanti per guidare la battaglia finale contro i Fomori. Lugh riuscì a sconfiggere Balor dall’Occhio Maligno, il loro spaventoso capo, portando la vittoria ai Tuatha Dé Danann.


Declino e Scomparsa


Dopo aver regnato per secoli sull’Irlanda, i Tuatha Dé Danann furono infine sconfitti dai Milesi, gli antenati mitologici dei Celti irlandesi. Piuttosto che abbandonare la loro terra, si dice che essi si siano ritirati nel Sídhe, un reame sotterraneo e fatato, nascosto agli occhi degli esseri umani. Questo ha fatto sì che i Tuatha Dé Danann venissero successivamente identificati con il Popolo delle Fate (Aos Sí), gli spiriti immortali della tradizione irlandese.


Le Divinità dei Tuatha Dé Danann


Molti dei Tuatha Dé Danann continuarono a essere venerati come divinità nel folklore celtico. Alcune delle figure più importanti includono:

• Dagda – il padre degli dei, signore della prosperità e della conoscenza, con il suo calderone inesauribile e la sua clava magica.

• Morrigan – la dea della guerra e della sovranità, spesso associata alla morte e alla profezia.

• Lugh – il dio del sole, delle arti e della maestria in tutte le discipline.

• Brigid – dea della guarigione, della poesia e della fucina, divenuta poi una santa nel cristianesimo celtico.

• Manannán mac Lir – il signore del mare e protettore dell’isola, con la sua nave magica e il mantello dell’invisibilità.


I Tuatha Dé Danann continuano a vivere nelle leggende e nei racconti irlandesi, rappresentando la connessione tra l’umanità e il mondo del divino. La loro influenza si estende oltre la mitologia, ispirando la letteratura, l’arte e le moderne tradizioni neopagane. Ancora oggi, i luoghi sacri d’Irlanda e i cerchi di pietre antiche sono considerati portali per il regno fatato, dove si dice che i Tuatha Dé Danann possano ancora essere percepiti da coloro che sono abbastanza sensibili alla magia dell’antica terra d’Irlanda.



 
 
 

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